Forme giuridiche per costituire una holding: guida alla scelta
Giovedì 29/05/2025
a cura di Studio Meli S.t.p. S.r.l.
La costituzione di una holding rappresenta una strategia organizzativa sempre più diffusa per imprenditori e imprese, con l'obiettivo di strutturare una catena partecipativa per diverse necessità, quali l'ottimizzazione commerciale, le integrazioni produttive, le esigenze finanziarie, l'ottimizzazione fiscale (entro certi limiti) e, in modo significativo, il passaggio generazionale. Una holding si configura come una struttura al vertice di società partecipate, che a loro volta possono partecipare in altre.
La scelta della forma giuridica più idonea per costituire una holding non è banale. Dipende strettamente dal tipo di attività che la holding andrà a svolgere e dagli obiettivi specifici che si intendono perseguire. Le holding possono assumere diverse vesti giuridiche, distinguendosi principalmente in società di capitali (come SPA e SRL) e società di persone (come la società semplice, la società in nome collettivo o la società in accomandita semplice). La distinzione fondamentale risiede nell'autonomia patrimoniale: perfetta nelle società di capitali (il patrimonio della società è distinto da quello personale dei soci) e imperfetta nelle società di persone (il patrimonio dei soci non è completamente separato da quello sociale).
Esaminiamo le caratteristiche principali delle forme giuridiche per holding più comunemente considerate: la società per azioni (SPA), la società a responsabilità limitata (SRL) e la società semplice.
La società per azioni (SPA) per holding
La SPA rientra tra le società di capitali ed è una forma giuridica adatta a strutture complesse e di maggiori dimensioni.
Vantaggi della SPA come holding:
- autonomia patrimoniale perfetta: garantisce una chiara separazione tra il patrimonio sociale e quello personale dei soci, offrendo una maggiore protezione patrimoniale
- struttura per grandi dimensioni: è la forma ideale per holding di grandi gruppi o per quelle che mirano a quotarsi in borsa o ad accedere al mercato dei capitali
- flessibilità nella governance: permette l'adozione di meccanismi di voto specifici, come il voto plurimo o il voto maggiorato per le società quotate in mercati regolamentati, che possono essere utili per mantenere il controllo strategico
Svantaggi della SPA come holding:
- costi e formalismi elevati: la costituzione SPA e la gestione comportano costi generalmente più alti rispetto ad altre forme, oltre a maggiori adempimenti burocratici
- obbligo del bilancio consolidato: se la SPA controlla altre società e si configura come gruppo, è obbligata alla redazione del bilancio consolidato, un adempimento complesso.
La società a responsabilità limitata (SRL) per holding
Anche la SRL è una società di capitali e, come tale, gode di autonomia patrimoniale perfetta. Rappresenta spesso una via di mezzo tra la complessità della SPA e la semplicità (con i relativi limiti) delle società di persone.
Vantaggi della SRL come holding:
- autonomia patrimoniale perfetta: offre protezione del patrimonio personale dei soci grazie alla separazione dal patrimonio sociale
- minore complessità e costi: generalmente più semplice e meno costosa da gestire rispetto a una SPA, pur mantenendo i benefici della responsabilità limitata
- adattabilità statutaria: attraverso le clausole statutarie, è possibile definire le regole di funzionamento e i rapporti tra i soci in modo flessibile
Svantaggi della SRL come holding:
- meno adatta a grandi dimensioni/quotazione: sebbene flessibile, potrebbe non essere la scelta ottimale per gruppi molto estesi o con l'obiettivo di una futura quotazione
- obbligo del bilancio consolidato: come per la SPA, se controlla altre società che formano un gruppo, è previsto l'obbligo del bilancio consolidato.
La società in accomandita per azioni (SAPA) per holding
La SAPA è una società di capitali caratterizzata dalla presenza di due categorie di soci: gli accomandatari (amministratori di diritto con responsabilità illimitata) e gli accomandanti (con responsabilità limitata al capitale conferito). Si tratta di una forma giuridica poco diffusa in Italia, utilizzata principalmente come "cassaforte di famiglia" per impedire scalate azionarie da parte di terzi.
Vantaggi della S.a.p.A. come holding:
- controllo stabile e permanente: gli accomandatari sono amministratori di diritto e possono mantenere la carica in modo permanente, garantendo stabilità nella gestione della società
- protezione da scalate azionarie: la struttura garantisce al gruppo di comando sicurezza da tentativi di scalata mediante rastrellamento delle azioni sul mercato, grazie al diritto di veto degli accomandatari sulla scelta dei nuovi amministratori
- governance blindata: i soci accomandatari dispongono di diritto di veto sulle modifiche statutarie e sulla nomina di nuovi amministratori, rendendo la governance estremamente protetta
- doppia categoria di soci: permette di combinare il controllo gestionale degli accomandatari con la partecipazione limitata degli accomandanti, facilitando l'accesso a capitali di rischio mantenendo il controllo
- circolazione agevolata delle partecipazioni: le partecipazioni sono rappresentate da azioni, facilitandone la circolazione e valorizzazione rispetto alle quote di SRL.
Svantaggi della S.a.p.A. come holding:
- scarsa diffusione e mancanza di prassi consolidate: è il tipo di società di capitali meno diffuso in Italia, con utilizzo limitato a settori particolari e situazioni specifiche. Questa limitata diffusione comporta una carenza di precedenti pratici e giurisprudenziali che possano fare da guida, creando incertezza interpretativa su molti aspetti operativi. Inoltre, risulta difficile trovare consulenti e professionisti con esperienza specifica in questa forma societaria, mentre i costi elevati non sono giustificati da vantaggi chiari e documentati dalla prassi
- responsabilità illimitata degli accomandatari: i soci accomandatari rispondono solidalmente e illimitatamente delle obbligazioni sociali, sebbene in via sussidiaria
- costi elevati: presenta costi piuttosto elevati sia in fase di costituzione che nella gestione corrente, simili alla Spa
- complessità strutturale: la coesistenza di due categorie di soci e le norme specifiche rendono la struttura più complessa rispetto alle tradizionali società di capitali
- rischio di scioglimento: la cessazione dalla carica di tutti gli accomandatari comporta lo scioglimento della società se non si provvede alla loro sostituzione entro 180 giorni
- obbligo del bilancio consolidato: come per la SPA e le SRL, se controlla altre società che formano un gruppo, è previsto l'obbligo del bilancio consolidato
La SAPA rappresenta una soluzione altamente specialistica, particolarmente adatta a grandi imprese familiari che necessitano di proteggere il controllo da acquisizioni ostili, pur accettando i maggiori costi e la complessità gestionale che comporta. La sua scarsa diffusione nella prassi italiana ne limita significativamente l'utilizzo a casi molto specifici.
La società semplice come holding
La società semplice (disciplinata dagli art. 2251 c.c. e seguenti) è la forma più elementare di società di persone. È caratterizzata da una grande semplicità e da un ridotto formalismo.
Attività consentite per la società semplice holding
La società semplice non può avere per oggetto l'esercizio di un'attività commerciale. Può svolgere attività di gestione patrimoniale, in particolare la gestione di beni immobili, mobili registrati e partecipazioni. Questa gestione deve essere di tipo "statico", non realizzata mediante una struttura organizzata dal punto di vista imprenditoriale. La gestione statica di partecipazioni consiste nell'acquisto e detenzione di azioni o quote sociali con riscossione dei dividendi. Per le partecipazioni, il problema del "mero godimento" (che non potrebbe costituire oggetto di società) generalmente non si pone. Sebbene la giurisprudenza e la dottrina discutano ampiamente l'attività di direzione e coordinamento esercitata da una holding (che configura un'impresa), la società semplice può essere holding limitandosi a gestire partecipazioni, senza esercitare tale attività di direzione e coordinamento che la qualificherebbe come impresa commerciale.
Vantaggi della società semplice come holding:
- semplicità e costi ridotti: è svincolata da eccessivi formalismi e comporta costi di costituzione e gestione inferiori rispetto alle società di capitali
- flessibilità statutaria: consente di regolamentare gli assetti di governance e i rapporti tra i soci in base alle esigenze specifiche, anche in deroga ad alcune norme di legge (ad esempio, sul voto per le modifiche statutarie)
- gestione semplificata: richiede solo la redazione di un rendiconto annuale, non di un bilancio completo, semplificando gli adempimenti amministrativi (anche se la prassi e la giurisprudenza richiedono che sia redatto secondo criteri simili a un bilancio per alcune finalità)
- strumento per la gestione patrimoniale e il passaggio generazionale: è considerata uno strumento molto utile per la gestione della ricchezza familiare (mobiliare e immobiliare) e per la pianificazione del passaggio generazionale. Consente di accentrare il patrimonio e di gestire la successione in modo più agile rispetto al trasferimento dei singoli beni o partecipazioni sparse
- potenziale protezione delle quote: le quote delle società semplici non sono pignorabili se non sono trasferibili senza il consenso degli altri soci. Tuttavia se gli altri beni del debitore sono insufficienti a soddisfare i suoi crediti, il creditore particolare del socio può inoltre chiedere in ogni tempo la liquidazione della quota del suo debitore
Svantaggi della società semplice come holding:
- autonomia patrimoniale imperfetta: i soci rispondono delle obbligazioni sociali, sebbene sia possibile strutturare l'amministrazione e la rappresentanza per limitare la responsabilità di alcuni soci
- limiti sull'attività: è strettamente limitata alla gestione statica di beni e partecipazioni e non può svolgere attività commerciale, il che la rende inadatta per holding miste con attività operativa diretta o per holding che esercitano attivamente la direzione e il coordinamento in senso imprenditoriale
- formalismi di costituzione: anche se tecnicamente possibile, è sconsigliata la costituzione senza atto notarile per motivi pratici
- aspetti contabili/fiscali: nonostante la semplicità del rendiconto, rimane l’obbligo di alcuni adempimenti fiscali (come l'iscrizione all'anagrafe tributaria e la presentazione della dichiarazione dei redditi).
Considerazioni pratiche per la scelta della forma giuridica
La selezione della forma giuridica più appropriata per una holding richiede un'analisi approfondita di diversi fattori:
Criteri di valutazione:
- obiettivi della holding: si tratta di una holding "pura" (gestione di partecipazioni) o "mista" (gestione di partecipazioni più attività operativa diretta)? La società semplice è adatta solo per una gestione prettamente patrimoniale e statica
- dimensioni e complessità del gruppo: per gruppi grandi e articolati, o con ambizioni di crescita che richiedono l'accesso al capitale, una SPA o una SRL di grandi dimensioni sono generalmente preferibili
- esigenze di passaggio generazionale: la holding è uno strumento eccellente per il passaggio generazionale. La società semplice, grazie alla sua duttilità statutaria e alla semplicità di trasferimento delle quote, è particolarmente apprezzata in contesti familiari per la gestione del patrimonio
- livello di protezione patrimoniale desiderato: le società di capitali offrono l'autonomia patrimoniale perfetta, proteggendo i beni personali dei soci dai rischi dell'attività sociale. Nella società semplice, la responsabilità dei soci è meno definita (sebbene possa essere limitata per i soci non amministratori con rappresentanza) e la protezione delle quote dalla pignorabilità dipende dalla loro intrasferibilità
- costi e burocrazia: se la semplicità e il contenimento dei costi sono prioritarie e l'attività si limita alla gestione patrimoniale, la società semplice è vantaggiosa. Per strutture più complesse o operative, SPA o SRL sono necessarie, accettandone i maggiori oneri
- aspetti fiscali: sebbene molte operazioni di riorganizzazione (come conferimenti e scissioni) possano beneficiare di regimi di neutralità fiscale, e il passaggio generazionale di partecipazioni di controllo possa godere di esenzioni specifiche a certe condizioni, è fondamentale valutare l'impatto fiscale della gestione ordinaria (es. tassazione dei dividendi, applicazione della disciplina delle società non operative) e degli adempimenti (es. comunicazioni all'Anagrafe Tributaria, che si applicano anche alle società semplici holding).
La scelta della forma giuridica è un momento cruciale che deve essere attentamente ponderato, tenendo conto delle esigenze attuali e future del gruppo familiare o imprenditoriale. Per questo motivo è necessario avvalersi di un consulente esperto in diritto societario e tributario che possa analizzare approfonditamente il caso specifico, valutare le implicazioni fiscali, patrimoniali e successorie di ciascuna opzione.
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