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La detraibilità delle spese di istruzione non universitarieMartedì 18/04/2017
a cura di AteneoWeb S.r.l.
L'Agenzia Entrate, con la circolare n. 7/E del 4 aprile2017, ha pubblicato una guida esplicativa per la compilazione della dichiarazione dei redditi relativa all'anno 2016, analizzando le spese che danno diritto a deduzioni, detrazioni e credito d'imposta.
Tra le spese detraibili nella misura del 19% vi sono le spese per l'istruzione non universitaria, tra cui rientrano le spese per la frequenza:
La detrazione spetta anche per l'iscrizione ai corsi istituiti presso i Conservatori di Musica e gli Istituti musicali pareggiati. Sono ammesse in detrazione le spese connesse alla frequenza scolastica, ovvero le tasse di iscrizione e di frequenza e i contributi obbligatori. Ma la circolare dell'Agenzia Entrate ha chiarito che sono altresì ammessi in detrazione anche i contributi volontari e le erogazioni liberali deliberati dagli istituti scolastici, tra cui:
La detrazione non spetta invece per le spese relative all'acquisto di materiale di cancelleria e testi scolastici per la scuola secondaria di primo e secondo grado e per il servizio di trasporto scolastico. L'importo massimo per la detrazione delle spese di frequenza è fissato in 564 euro per alunno o studente e tale detrazione non è cumulabile con quella prevista per le erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici. Per il riconoscimento della detrazione occorre conservare le ricevute e le quietanze di pagamento con l'indicazione degli importi sostenuti. In particolare, per le spese inerenti la mensa scolastica occorre la ricevuta del bollettino postale o copia del bonifico bancario con l'indicazione nella causale del servizio mensa, la scuola di frequenza e nome e cognome dell'alunno. In alternativa, se il pagamento avviene in contanti o con bancomat o con l'acquisto di buoni mensa si potrà richiedere idonea attestazione al soggetto che ha ricevuto il pagamento; l'attestazione è esente dall'imposta di bollo. Anche per tutte le altre spese, quali corsi di lingua, teatro, ecc.., occorrono le ricevute o le quietanze di pagamento indicanti l'importo e i dati dell'alunno e l'eventuale delibera scolastica se il pagamento è effettuato nei confronti di terzi. |
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