Telefono e Fax
Tel: 0172425634 Fax: 0172439098

Imposta di successione e beneficio d'inventario. Quando si deve pagare?

Martedì 22/05/2018

a cura di Studio Legale Magri
Cass. Civ. 11458 dell'11 maggio 2018.

In caso di accettazione di eredità con beneficio di inventario scatta un meccanismo particolare previsto dalla legge per quanto riguarda il pagamento dei debiti ereditari e della imposta di successione.
Su questo argomento è intervenuta la Sezione Tributaria della Cassazione, con la recente sentenza n. 11458 dell'11 maggio 2018, che chiarisce quali sono gli effetti del beneficio d'inventario nei confronti del Fisco.

Effetti dell'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario

A seguito dell'apertura della successione, gli eredi hanno a disposizione tre alternative:
  • rinunciare all'eredità;
  • accettare puramente e semplicemente;
  • accettare con beneficio d'inventario.


Il beneficio d'inventario è uno speciale meccanismo previsto dall'art. 484 c.c. per effetto del quale


colui che accetta l'eredità mantiene distinto il proprio patrimonio personale da quello del defunto


e pertanto potrà essere chiamato a rispondere dei debiti ereditari e dei legati solo nei limiti di quanto ricevuto per successione.

Accettazione beneficiata e termine di pagamento dell'imposta di successione

La limitazione della responsabilità dell'erede per i debiti ereditari, derivante dall'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario, è opponibile a qualsiasi creditore, compreso l'Erario.

Con riferimento, quindi, all'imposta di successione, anche se liquidata nei confronti dell'erede, essa non potrà essere richiesta sino a quando non si sia chiusa la procedura di liquidazione dei debiti ereditari e sempre che sussista un residuo attivo in favore dell'erede da sottoporre pertanto a tassazione.
In altre parole, il credito dell'Erario relativo all'imposta di successione sorge nei confronti dell'erede in relazione a quanto residua e solo a seguito della definitività dello stato di graduazione.

Il beneficio d'inventario costituisce, dunque, uno strumento che la legge mette a disposizione del futuro erede per la gestione di eredità gravate da debiti e passività ma, per poter funzionare, richiede l'osservanza di precise formalità indicate espressamente dalla legge stessa.
Il mancato rispetto di tali prescrizioni può comportare la decadenza dal beneficio con conseguenze economiche anche estremamente gravi per l'erede (che potrebbe così essere chiamato a rispondere dei debiti del defunto anche con il proprio patrimonio) e, dunque, anche per questo è opportuno farsi assistere da un professionista nella gestione di queste situazioni.

Fonte: http://www.studiolegalemagri.it
Le ultime news
Oggi
Sul stio internet della Giustizia Tributaria è stato pubblicato il rapporto trimestrale sul contenzioso...
 
Oggi
L'errata o imprecisa indicazione della categoria reddituale nell'avviso di accertamento non costituisce...
 
Oggi
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 75 del 26 marzo 2024 ha approvato un decreto-legge che introduce...
 
Oggi
L'Inps ha reso note le retribuzioni convenzionali per il 2024, da prendere come riferimento per il calcolo...
 
Oggi
Il Fondo pensione dei dirigenti industriali (PREVINDAI) ha comunicato che la dichiarazione contributiva...
 
Ieri
QuickBilan 2024 è un software in MS Excel di ausilio alla costruzione del bilancio annuale, comprensivo...
 
Ieri
Nella Risposta n. 80 del 25 marzo 2024 l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’intervento di...
 
Ieri
Ai fini della detrazione lo scontrino fiscale è equivalente alla fattura? Il chiarimento arriva...
 
altre notizie »
 

Studio Bertola di Bertola Giovanni e Bertola Federico

Piazza C.Alberto, 27 - 12042 Bra (CN)

Tel: 0172425634 - Fax: 0172439098

Email: info@studiobertola.it

P.IVA: 03522130040

Pagina Facebook Pagina Linkedin
Fotografia Gabriele Capra