La proposta arriva dal Centro Studi di Confindustria, che ipotizza un intervento normativo che, in particolare:
- incentivi l'utilizzo della moneta elettronica;
- riduca l'area dell'evasione fiscale;
- sterilizzi, nella percezione del cittadino ma anche nei fatti, un eventuale aumento delI'IVA.
La
proposta, fatta di
incentivi all'uso della moneta elettronica e
disincentivi all'uso del contante, non prevede oneri aggiuntivi netti per la finanza pubblica e si articola su due interventi principali:
- garantire un credito di imposta del 2% al cliente che effettua i pagamenti mediante transazioni elettroniche;
- introdurre una commissione in percentuale dei prelievi da ATM o sportello eccedenti una certa soglia mensile.